L’UE approva la fine della benzina e del diesel: la reazione dell’Italia

Il futuro della benzina in Europa sta prendendo una piega molto particolare, dal momento che si sta puntando sempre di più su delle soluzioni che permettano l’utilizzo di risorse che possano trovare un equilibrio tra l’ambiente e l’economia. Le cose si fanno sempre più grandi dopo l’ultima riunione dell’Unione Europea.

La fine della benzina e del diesel

I ministri dell’energia UE hanno deciso di approvare un regolamento che stabilisce la fine dei motori endotermici sia per le automobili che per i furgoni. L’obiettivo sarebbe quello di utilizzare carburanti neutri nelle emissioni utilizzando dei particolari motori a scoppio. La cosa avrebbe ottenuto i grandi consensi della Germania, la quale ha sempre puntato estremamente su una deroga che porti vantaggio a questa proposta.

L’approvazione di questa proposta, la quale è stata diffusa dall’Europarlamento, non sarà ovviamente applicata subito: passeranno infatti più di 10 anni prima del suo svolgimento e lo stop a questi motori avverrà dall’anno 2035.

Il voto dell’Italia sullo stop della benzina e del diesel

In Italia si è spesso discussa la problematica legata al costo della benzina (fatta eccezione per Livigno che è l’unico paese ad avere prezzi bassissimi) e ciò non ha impedito allo stato di cercare di focalizzarsi a tutti i costi sulla ricerca di nuove risorse che possano particolarmente avvantaggiare il paese.

Tuttavia l’Italia non si è dimostrata favorevole alla nuova decisione dell’UE e si è astenuta durante la votazione. Pur essendo una dichiarazione di neutralità, la cosa avrebbe fatto comunque storcere il naso a diversi partiti, dal momento che comunque l’astensione ha la stessa valenza di una votazione che va contro.

Secondo la commissione italiana, l’utilizzo di soli carburanti sintetici è una soluzione troppo restrittiva. Tuttavia su una cosa sembrano essere d’accordo: ci sono infatti dei piani per potere diffondere nelle autostrade del paese maggiori stazioni di ricariche elettriche ed idrogeno, aumentando le fonti di energia rinnovabili.

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