Perché a Livigno la benzina costa meno

In Italia la situazione riguardante la possibilità di acquistare la benzina sta diventando sempre più insostenibile: i cittadini spendono una grande quantità di soldi per ottenere il pieno, in modo da poter usufruire delle proprie autovetture andando a lavoro. Ovviamente, dopo pochi giorni, la benzina finisce e sono costretti a prenderne ancora, andando in un’infinita routine quotidiana.

Le ultime parole descritte fanno pensare a qualcosa che non abbia nulla di strano, ma qualsiasi elemento legato alla quotidianità è normale finché quest’ultima non viene intaccata dai prezzi… e quello della benzina ha ormai superato almeno 1,8 euro a litro in diverse regioni del paese, rendendo le risorse degli italiani particolarmente difficili. Nonostante tutto, a Livigno le cose sono diverse, ma perché?

I prezzi minori della benzina a Livigno

Livigno è un comune italiano situato in Provincia di Sondrio ed ha un numero di abitanti poco superiore ai 6000. Tuttavia, anche se la grandezza di questo paese non è particolarmente espansa, quest’ultimo riesce ad ottenere un importante privilegio che è sotto la bocca di tutti.

Se il prezzo della benzina qualche volta supera persino i 2 euro a litro nel resto d’Italia, quello di Livigno raggiunge infatti la cifra di 1 euro e 36 centesimi a litro. E se questo dato appare assolutamente sconvolgente, si aspetti di sapere il prezzo del gasolio: quest’ultimo non raggiunge infatti nemmeno un euro a litro. Si arriva quindi a dei risultati che in certi punti raggiungono meno della metà dei soldi richiesti agli italiani.

Perché la benzina costa meno a Livigno

Il motivo per cui la benzina è tanto costosa in Italia è legato all’ingente applicazione delle tasse che sta facendo molto discutere nelle sue applicazioni. Tuttavia Livigno ha delle particolarità che gli impediscono di essere soggetto alle pesanti tassazioni imposte periodicamente dalle penisola.

Livigno è una zona molto vicina alla Svizzera ed è legata alle difficili ambientazioni montanare. A causa della sua posizione, per molto tempo ha avuto problemi causati dalle ingenti nevicate: una volta infatti che queste ultime si scatenavano nella zona, per gli abitanti era difficilissimo uscire o entrare nel paese, causando un sacco di problemi di comunicazione con le zone esterne.

A causa di queste difficoltà, nel 1910 Livigno è stata proclamata zona extradoganale: questo status permette delle agevolazioni economiche ai cittadini, con una forte diminuzione delle tasse e la mancanza dell’applicazione dell’Iva. Nonostante siano passati più di cento anni, queste applicazioni sul territorio di Sondrio non sono mai state abolite.

L’abolizione dell’Iva e la mancanza di numerose tassazioni nei cittadini ha causato un’inevitabile calo dei prezzi dei combustibili fossili. Infatti è risaputo che le tasse incidono nei prezzi della benzina italiana con una percentuale del circa 57%. La mancanza di quella percentuale a Livigno crea una grandissima agevolazione per l’acquisto del carburante.

La reazione al costo della benzina a Livigno

Tale agevolazione fanno estrema gola per lo sfruttamento di attività, ma dal momento che la cosa rischiava di sfuggire di mano a causa di diversi approfittatori abusivi, a Livigno è stato stabilito che non bisogna varcare il limite di una quantità massima di beni acquistabili grazie all’agevolazione delle tasse.

Infatti, chi fa benzina a Livigno può portarsi via, escludendo ovviamente il carburante massimo che un auto può contenere per partire, solamente 10 litri in una tanica esterna. Non è permesso infatti la possessione di scorte che possano essere conservate in vari periodi dell’anno.

La somma massima, calcolando le tipologie esistenti di auto che variano il numero di carburante richiesto, raggiunge quindi il numero di 80 litri. Nel caso, durante il controllo rigido delle dogane, si venga scoperti con una quantità illegale di carburante rispetto a quella concessa da portare fuori dal paese, la multa imposta raggiungerebbe numeri estremamente superiori al valore della merce ipoteticamente rubata.

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