Roma: ricorso al Tar per vendita di test di medicina

Lo studio legale Leone-Fell & Co, con studi a Roma e Palermo, ha annunciato – con una conferenza stampa trasmessa online lo scorso 4 settembre – la propria intenzione di far ricorso al Tar del Lazio per chiedere l’annullamento delle ultime due sessioni dei test per l’accesso alla facoltà di medicina, odontoiatria e veterinaria. Lo ha fatto per una serie di irregolarità registrate durante lo svolgimento dei test di aprile e luglio 2023.

Le parole degli avvocati Leone e Fell

Gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell si sono così espressi, soprattutto nei confronti del meccanismo stesso, sottolineando come le domande sottoposte sarebbero state inserite all’interno di una banca dati, condivise e addirittura vendute in rese disponibili attraverso gruppi telegram, social e non : “La decisione, novità di quest’anno, di non svolgere i test in contemporanea in un unico giorno in tutta Italia, ma di dividerli in differenti sessioni, ha fatto sì che le domande poste in alcuni test venissero poi ripetute in altri, comportando la possibilità di creazione di una enorme banca dati con un numero esorbitante di quiz su cui i più fortunati hanno potuto esercitarsi, imparando a memoria le risposte corrette. Abbiamo in nostro possesso circa 100 testimonianze audio di persone che hanno ottenuto la banca dati direttamente dalle scuole di preparazione”.

Vi sarebbero inoltre altre irregolarità come il punteggio equalizzato, in alcuni casi attribuito a prescindere dal fatto che il candidato abbia o meno risposto alla domanda e, da come si legge in alcuni screenshot ottenuti dalle varie chat attraverso cui le domande sarebbero state passate, si esplicitava proprio l’argomento delle suddette, come glucosio o acrosoma. Gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell si sono dunque espressi così sui test di quest’anno: “il peggior test in assoluto. Avevamo già preventivato che il nuovo sistema di ammissione tramite Tolc non avrebbe garantito né meritocrazia né tantomeno parità di accesso, ma non immaginavamo che le irregolarità partissero proprio dal mancato rispetto del bando”. Nell’esposto infine, precisa lo studio legale: “chiediamo al giudice amministrativo di esaminare il materiale probatorio in nostro possesso e, se lo riterrà opportuno, di trasmettere il fascicolo alla Procura della Repubblica di Roma per valutare la sussistenza di eventuali profili penali. Siamo certi che il test verrà annullato dal Tar sconvolgendo l’inizio dell’anno accademico”.

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