Riqualificazione energetica: arriva una nuova proposta di legge

La politica Erica Mazzetti ha recentemente espresso il suo punto di vista per quanto riguarda la Direttiva Green e la possibilità che l’Unione Europea possa applicare delle nuove direttive molto più convenienti sulla riqualificazione energetica.

La proposta di legge per la riqualificazione energetica

Erica Mazzetti ha presentato una proposta di legge dettata, secondo lei, da programmazione e proporzionalità. La proposta presenta i seguenti elementi:

  • la previsione di un complessivo riordino del sistema di incentivazione con lo scopo di giungere ad una ristrutturazione edilizia sia in termini di razionalizzazione che di semplificazione.
  • il tener conto delle esperienze fatte in altri Paesi dell’Unione Europea, i quali hanno un modello con un incentivo direttamente proporzionale ai livelli di efficientamento raggiunto dagli immobili (che sismico o energetico), ma anche inversamente proporzionale al reddito del beneficiario (dando precedenza ai cittadini incapienti e alle prime case costruite).
  • la decarbonizzazione del pacchetto Fit for 55% per l’edilizia residenziale.
  • l’intervento in sede dell’Unione Europea per prevedere l’incremento delle risorse, in modo da avere una coordinazione dell’utilizzo di altri fondi che possano essere disponibili.

Gli obiettivi della proposta di legge per la riqualificazione energetica

Con la proposta di legge per la riqualificazione energetica si vuole condensare la possibilità di raggiungere gli obiettivi prefissati dall’Unione Europea, i quali sono:

  • il raggiungimento della classe energetica “E” entro il 203o per gli edifici residenziali.
  • il raggiungimento della classe energetica “D” entro il 2033 per gli edifici residenziali.
  • il raggiungimento della classe energetica “E” entro il 2027 per gli edifici non residenziali.
  • il raggiungimento della classe energetica “D” entro il 203o per gli edifici non residenziali.
  • le zero emissioni per gli edifici pubblici di nuova costruzione a partire dal 2026.
  • le zero emissioni per tutti gli altri edifici di nuova costruzione a partire dal 2028.
  • l’armonizzazione del sistema degli Attestati di Prestazione Energetica, in modo da identificare il 15% degli edifici più energivori che devono avere interventi immediati e prioritari.

Si attende, attualmente, la risposta dell’Unione Europea.

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