Mal di gola e streptococco: sintomi e come riconoscerlo

In Italia si registra un aumento di casi di streptococco. I pediatri italiani esprimono preoccupazione per quanto riguarda i rischi di una possibile diffusione di questa infezione e lanciano l’allarme. Anche le autorità sanitarie, sia italiane che estere, stanno monitorando questi casi.

Durante il periodo pandemico da Covid-19, i casi di streptococco avevano registrato una ridotta incidenza, ma già a partire dalla fine del 2022 si è verificato un rialzo. L’aumento dei casi è stato segnalato anche dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dall’Ufficio regionale dell’OMS per l’Europa.

Streptococco: sintomi e come riconoscerlo

Lo streptococco è un batterio comunemente presente nella gola che può generare infezioni. Il mal di gola è un sintomo comune e può essere causato sia da un’infiammazione che riguarda la faringe (faringite) oppure un’infiammazione che riguarda sia la faringe che le tonsille (faringotonsillite).

Generalmente il mal di gola da streptococco è accompagnato da altri sintomi tipici di malattie virali, ad esempio raffreddore, raucedine, diarrea o congiuntivite. Inoltre, le tonsille potrebbero aumentare di volume e ricoprirsi di un materiale biancastro chiamato essudato (nel linguaggio comune: placche).

Se è vero che le placche alla gola possono presentarsi in caso di streptococco, non è detto che la loro comparsa significhi che è in atto un’infezione da streptococco. Per questo motivo, non si deve iniziare una cura antibiotica senza prima aver accertato la causa delle placche e senza aver consultato il medico.

Una semplice visita non è però sufficiente a diagnosticare l’infezione da streptococco. Per avere certezza della natura dell’infezione è necessario fare un tampone.

Infatti, soltanto le infezioni da streptococco beta emolitico di gruppo A (SBEGA) vengono curate con il trattamento antibiotico. Ovviamente, la scelta dell’antibiotico, i tempi di terapia e le modalità di assunzione devono essere stabilite dal medico e non dal paziente, che non dovrà mai agire in autonomia e autoprescriversi farmaci. Per trovare sollievo durante la cura, il paziente può provare ad integrare nella propria dieta alimenti per alleviare i sintomi del mal di gola.

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