La parità dei sessi è, da alcuni lustri a questa parte, un tema assai importante – e al tempo stesso delicato – della società moderna. Un argomento che, si spera, da qui a qualche anno non sarà più cardine perché significherebbe che, finalmente, la tanto agognata parità è stata raggiunta. La strada intrapresa è ancora lungi dal definirsi “completata”, ma un netto miglioramento è stato fatto registrare nel corso degli ultimi anni.
Rispetto al passato le donne possono godere di un’emancipazione sociale consolidata e questa emancipazione si manifesta anche nella sfera sessuale dato che molti tabù – per fare un esempio potremmo citare il fatto che un tempo la letteratura audace rappresentava qualcosa da nascondere mentre adesso il web è ricco di racconti erotici destinati alle donne (vedi la app Ninalove, tra le più note nel settore) – fanno ormai parte del passato e sempre meno persone li considerano tali.
Anche il gentil sesso, finalmente, può vivere la propria sfera intima in modo realmente soddisfacente, come “concesso” agli uomini da svariati decenni a questa parte. I suddetti tabù che sono stati abbattuti negli ultimi anni dimostrano come la società moderna sia decisamente meno misogina e maschilista rispetto a qualche lustro fa, anche se l’attenzione resta sempre giustamente elevata.
Le donne hanno un desiderio sessuale limitato
Il primo tabù che è stato abbattuto riguarda la mancanza del desiderio sessuale, che un tempo era di pertinenza solo del mondo maschile. Al pari degli uomini, anche le donne hanno delle esigenze di carattere sessuale, desiderano vivere una vita soddisfacente dal punto di vista intimo e, qualora non le ricevessero all’interno del proprio rapporto di coppia, si sentono giustificate nel cercare altrove le giuste attenzioni decidendo di chiudere la relazione.
Il sesso, d’altro canto, è un fattore fondamentale per vivere in modo armonico e sereno, fornisce benessere psico-fisico come poche altre cose. A supporto di questa tesi, come noto, ci sono numerose pubblicazioni mediche e scientifiche, che dimostrano, oltretutto, come la necessità di vivere pienamente la propria sessualità sia ad appannaggio di entrambi i sessi.
Alla donna non spetta mai il “primo passo”
Se il tabù della necessità di vivere una soddisfacente vita sessuale sembra ormai abbattuto da diversi lustri, un altro, invece, sembra ancora resistere al giorno d’oggi: la donna non deve mai compiere il primo passo. Certo, il “galateo dell’amore” imporrebbe che spetti all’uomo il primo passo, magari dopo qualche piccolo segnale lanciato dalla donna. Ma nel terzo decennio del nuovo millennio, questa prassi può essere tranquillamente archiviata.
Anche la donna, qualora lo desiderasse, ha il diritto sacrosanto di corteggiare l’uomo senza farsi condizionare da alcuni antichi stereotipi di un tempo, dove la donna che “ci provava” veniva etichettata in malo modo. Sempre più donne, infatti, non si fanno più alcun problema a fare la “prima mossa”, anche perché molti uomini, purtroppo, si dimostrano poco ricettivi di fronte ad alcuni espliciti segnali di attenzione e alla donna, di conseguenza, non resta altro da fare che essere diretta.
Non avere rapporti senza coinvolgimento sentimentale
Un altro tabù che sta scemando sempre più riguarda il sesso senza coinvolgimento sentimentale, anche se – da questo punto di vista – esistono ancora alcune credenze misogine e discriminatorie nel nostro paese legate a una cultura che, speriamo, venga definitivamente sconfitta nel corso dei prossimi anni. Se un tempo, infatti, il sesso senza coinvolgimento amoroso era tollerato solo per il genere maschile, oggi moltissime donne non si fanno alcun problema a praticarlo senza giustamente doversene vergognare.
Il sesso, infatti, è bello sotto svariate sfaccettature, non deve giocoforza implicare il coinvolgimento sentimentale. E nel 2024, in particolar modo negli under 40, essere “amici di letto” non è considerato un peccato mortale. Anzi, questa soluzione, non di rado, consente di rendere ancor più belli i rapporti con “l’amico” grazie a una lealtà e schiettezza difficilmente riscontrabili in un rapporto “fisso”.