Scuola: le gite costano troppo, istituti e famiglie rinunciano ai viaggi

Sempre più studenti rinunciano al viaggio di classe, troppo spesso per motivi economici. La crisi delle gite nelle scuole medie e superiori.

Scuola: le gite costano troppo, istituti e famiglie rinunciano ai viaggi

Il viaggio con la propria classe è sempre stato uno degli eventi più attesi dell’anno per gli studenti di ogni età, che siano le gite di un giorno vicino casa oppure veri e propri viaggi della durata di più giorni. Tuttavia, sembra che l’organizzazione dei viaggi scolastici stia vedendo un drastico calo dei numeri.

Dal 2020 al 2022, le gite sono state per la maggior parte annullate a causa delle restrizioni alla mobilità per fronteggiare la pandemia da Covid-19. Anche dopo essere tornati in aula, si era generalmente molto restii a spostarsi per un viaggio, considerate tutte le norme in vigore a proposito di tamponi da fare per partire e Green Pass.

Lasciando alle spalle le restrizioni del periodo pandemico, sembra però che le gite comunque non torneranno alle quote partecipative di un tempo, sia da parte degli istituti che da parte delle stesse famiglie.

La causa principale è l’aumento dei prezzi, con la crisi energetica e l’inflazione i costi dei viaggi sono significativamente aumentati. Dal lato degli istituti scolastici, spesso si rinuncia perché altrimenti si dovrebbe chiedere agli studenti cifre decisamente troppo elevate se confrontate con quelle degli scorsi anni. Spesso, anche quando si avanzano le proposte, non si raggiungono i numeri minimi per organizzare effettivamente il viaggio, e alla fine non se ne fa nulla.

Quando, invece, la scuola riesce ad organizzare il viaggio scolastico, sono comunque aumentati i numeri degli studenti che decidono di non partecipare perché la spesa da sostenere è per loro troppo alta. Purtroppo non si sta parlando soltanto dei viaggi che includono notti fuori casa, ma anche delle classiche gite di un solo giorno.

La scuola sta progressivamente perdendo un altro importante elemento che consentiva agli studenti di apprendere al di fuori delle mura scolastiche, che spesso sembrano fin troppo opprimenti. Non a caso, sono proprio i più giovani a manifestare problemi di salute mentale come ansia e depressione. Soprattutto per loro, ma per chiunque ne abbia bisogno, lo Stato ha messo a disposizione il bonus psicologo per fornire un aiuto concreto nel finanziare le sedute di terapia.

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