Neutrofili alti in gravidanza: è un problema?

Il nostro corpo è formato da numerose parti che sono fondamentali per la prosecuzione del nostro organismo ed ultimamente numerose persone fanno molta attenzione ai valori dei vari elementi presenti che si alzano o si abbassano. Quando c’è un aumento improvviso di un valore preciso del nostro corpo, spesso le persone sono in allarme: infatti diverse persone si inpanicano quando, nello stato di gravidanza, gli aumenti dei neutrofili diventano improvvisamente alti… ma su questa cosa bisogna davvero preoccuparsi? Ecco tutte le conseguenze che si possono scatenare con gli elementi appena descritti.

Che cosa sono i neutrofili

Prima di capire le conseguenze di un alto numero di neutrofili nello stato di gravidanza, bisogna prima sapere che cosa sono questi ultimi: si tratta di globuli bianchi specifici che vengono prodotti nel midollo osseo con lo scopo di combattere le infezioni e le infiammazioni di tipo batterico per difendere l’intero organismo. Infatti questi globuli bianchi sono presenti nel sangue e, nel momento in cui avvertono che un virus o un batterio esterno si è intrufolato nel sistema umano, essi si precipitano subito per trovarli e per eliminarli, assorbendoli totalmente attraverso un processo che si chiama “fagocitosi“.

I neutrofili, chiamati così perché il loro colore è completamente indefinito (se non addirittura assente) e per questo il loro nome parte dalla parola “neutro” come prefisso, vengono prodotti maggiormente quando l’organismo presenta elementi esterni come intrusi, quindi con la presenza maggiore di germi e batteri. Quando il corpo umano è quindi ammalato o semplicemente si ferisce, l’aumento di questi globuli bianchi diventa molto forte per cercare di combattere tutte le malattie possibili.

I neutrofili alti in gravidanza

Si sa perfettamente che una donna incinta, dovendo affrontare una fase molto complessa della trasformazione del proprio corpo, risulta essere più fragile e delicata per fare in modo che al suo utero non succeda niente durante la fase della crescita. Quando viene rivelato un alto numero di neutrofili durante le analisi, spesso la reazione non è una delle più positive, perché si pensa che, con una grande quantità di questi globuli bianchi nel sistema, allora ci deve essere qualcosa che non va nel sangue perché si sa che questi globuli protettivi si attivano quando c’è una malattia da sconfiggere, o perlomeno quando l’organismo presenta anche solo dei lievi fastidi che possano essere un ostacolo alla salute.

In realtà tale credenza è solo un andare nel panico non necessario, perché la verità è questa: è perfettamente normale che una donna incinta abbia una quantità di neutrofili più numerosa del solito. Quando infatti una donna arriva nello stato di gravidanza, l’organismo sa perfettamente che si tratta della fase più difficile in assoluto per il corpo. Essendo un momento molto importante per lo stato di salute della persona, i globuli bianchi sanno che devono incentivare le loro attività proprio per prepararsi a qualsiasi ipotetica minaccia che possa colpire la donna. Per questo i neutrofili aumentano: essendo la donna incinta, la protezione dell’organismo automaticamente raddoppia.

Preoccuparsi dei neutrofili in gravidanza

I neutrofili raggiungono una quantità più alta del normale quando superano un valore compreso tra gli 8000 ed i 9000 per millimetro cubo. Tale valore, se superato, non rappresenta una cosa negativa. Si tratta invece di una cosa davvero problematica quando i neutrofili risultano invece assenti dall’organismo, poiché la cosa vorrebbe dire mancanza di protezione e quindi molta più vulnerabilità nelle malattie.

Tale vulnerabilità è riscontrabile quando le unità dei neutrofili finisce sotto i 1500 per millimetro cubo. La cosa potrebbe essere causata da infezioni molto gravi, le quali comprometterebbero in maniera distruttiva soprattutto le donne gravide, per questo, nel caso si finisca in casi simili, occorre immediatamente avvisare i propri medici.

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