Materiali Ecocompatibili: quali sono e dove utilizzarli

Nel XXI secolo l’attenzione all’ambiente deve essere applicata ad ogni ambito della vita e delle attività umane: dall’adottare stili di vita sostenibili che prevedono la riduzione degli sprechi e il riciclaggio dei rifiuti fino al modo e ai materiali con cui costruiamo le nostre case e, dunque, le nostre città.

L’edilizia è un settore in crescita ma è importante che tale crescita si adegui alle nuove esigenze del pianeta Terra. Perciò, edifici e strade devono rispettare il principio di sostenibilità. Cosa vuol dire? Essere sostenibili significa ridurre al minimo l’impatto ambientale delle proprie azioni, l’ideale sarebbe azzerarlo attraverso un ciclo di produzione che non lascia traccia se non prodotti di edilizia sostenibile.

Entriamo a questo proposito nell’ambito della cosiddetta bioedilizia, ovvero quella branca delle costruzioni che realizza immobili a basso impatto ambientale. Per poter realizzare prodotti di questo tipo è necessario impiegare nei processi produttivi dei materiali edili ecosostenibili.

Un materiale ecosostenibile è davvero tale, e cioè “green” se si preferisce, quando il ciclo di vita dello stesso si svolge senza conseguenze negative per il pianeta. I materiali ecocompatibili sono quelli per la cui produzione non viene destabilizzato l’ecosistema. Anche l’imballaggio e il trasporto del materiale ecocompatibile non devono essere inquinanti (o quantomeno le emissioni devono essere ridotte al minimo). Proseguendo lungo il ciclo di vita, l’utilizzo di un materiale ecocompatibile non deve essere dannoso né per l’ambiente né per l’uomo. È importante anche il processo di smaltimento del materiale, che deve prestarsi al riciclo ed essere correttamente smaltito. Punti extra per il materiale se dallo smaltimento si possono recuperare materie prime da impiegare nella produzione di nuovi oggetti.

Quindi, avendo definito cos’è un materiale ecosostenibile – che è anche ecologico ed ecocompatibile – si comprende quanta importanza va attribuita all’utilizzo di queste materie prime nella costruzione delle città del futuro, più consapevoli ed attente al Pianeta.

L’edilizia – o meglio, la bioedilizia – dovrebbe perciò iniziare ad integrare nei processi di costruzione quanti più materiali ecocompatibili. Per farlo, capiamo prima quali sono i materiali ecosostenibili che possono essere introdotti nel campo dell’edilizia sostenibile.

Quali sono i materiali ecocompatibili in edilizia

Per realizzare città sostenibili si deve – non metaforicamente – partire dalle fondamenta, e cioè impiegare materiali da costruzione ecologici. Abbiamo definito ecosostenibile un materiale il cui intero ciclo di vita non è dannoso per l’ambiente: dalla costruzione allo smaltimento, passando per l’utilizzo. Questa definizione va applicata all’edilizia per ottenere la cosiddetta bioedilizia.

I materiali ecologici per l’edilizia che dovrebbero essere inclusi nelle ditte di costruzione del futuro sono i seguenti:

  • Bio-mattoni:

I mattoni ecologici assicurano una resa uguale a quella dei mattoni tradizionali laterizio. Con un ciclo di vita “green”, i bio-mattoni vengono realizzati con un insieme di materiali riciclati. Il costo è inferiore così come il tempo di produzione.

  • Lana di pecora:

L’edilizia sostenibile punta a ridurre l’impiego della plastica sostituendola con alternative naturali che garantiscono l’isolamento termico. La lana di pecora è un’ottima soluzione per proteggere dalla temperatura esterna. Può essere impiegata per realizzare rotoli o pannelli per l’isolamento termico.

  • Pietra riciclata:

Anche definita simil-pietra, viene realizzata a partire da pietra calcarea, bottiglie d’acqua e sacchetti per la spesa. Può durare fino a 50 anni.

  • Micelio di funghi:

Valido sostituto delle tradizionali schiume isolanti, è un materiale completamente organico e compostabile che deriva dalle radici dei funghi.

  • Terracotta:

Trattasi di un materiale naturale che viene utilizzato nell’edilizia fin dall’antichità. È molto stabile e anche facile da modellare. Oggi è diffusa la versione artificialmente modificata chiamata laterizio.

  • Fibra di vetro:

È un materiale molto resistente che può essere impiegato per l’isolamento termico e acustico. Si ottiene da una miscela che contiene sabbia, calcare e allumina.

  • Fibra di cellulosa:

Altro valido materiale da usare per l’isolamento termico, ma anche per il riempimento. Viene ottenuta a partire dagli scarti di produzione della carta.

  • Paglia:

La paglia essiccata può essere utilizzata per costruire pannelli prefabbricati da impiegare in parti di edificio come davanzali e pareti, anche soffitti e architravi.

  • Colori minerali:

Dai colori minerali è possibile ottenere delle vernici naturali, e perciò prive di sostanze tossiche. Inoltre, con l’impiego di queste vernici non si formano muffe e batteri.

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