L’importanza del cuscino allattamento per mamma e bebè

L’allattamento è uno dei momenti più belli nel rapporto tra madre e neonato. A prescindere che sia al seno piuttosto che artificiale, deve essere vissuto cercando il massimo del comfort.

Esistono diversi accessori che consentono di farlo. Uno di questi è il cuscino allattamento. Da scegliere orientandosi verso brand verticali sul mondo dell’infanzia, così da avere tutte le sicurezze del caso per quanto riguarda l’ergonomia e la qualità dei materiali, si contraddistingue per diversi benefici che riguardano sia la mamma, sia il suo bimbo.

Scopriamo quali nelle prossime righe di questo articolo.

Cuscino allattamento: i benefici per la mamma

Il cuscino per l’allattamento è un accessorio molto utile alla mamma. Permette, infatti, di ridurre notevolmente le tensioni a carico di collo, schiena, addome e braccia durante la poppata.

Attenzione: può rivelarsi prezioso fin dalla gravidanza. Quando la pancia cresce e il baricentro del corpo materno cambia, scaricare il peso dalla schiena diventa una necessità impellente per stare bene in diverse situazioni, in primis durante il sonno.

Dormire con un cuscino a forma di U tra le gambe consente di rendere meno pesanti le notti durante la dolce attesa.

Tornando ai momenti dedicati all’allattamento, è importante ricordare che il cuscino può rivelarsi decisivo per vivere in maniera confortevole lo skin to skin dopo la nascita, quel contatto pelle a pelle fondamentale nei primi momenti del rapporto tra mamma e bambino.

I vantaggi dell’utilizzo di un cuscino per l’allattamento per la mamma non finiscono certo qui! Da non dimenticare, per esempio, è la possibilità, utilizzandolo, di avere le mani più libere durante l’allattamento. Ciò consente, se lo si desidera, di leggere un libro e di vivere l’esperienza in maniera ancora più piacevole.

I benefici per il bambino

Parliamo ora dei benefici per il neonato. Utilizzare il cuscino per l’allattamento durante la poppata al seno o quando si dà il biberon permette, per esempio, di prevenire la plagiocefalia posizionale.

Altrimenti conosciuta come sindrome della testa piatta, è un’evenienza il cui rischio aumenta in maniera considerevole nel momento in cui il neonato passa troppo tempo con la testa appoggiata sul braccio della mamma (e oggi sappiamo bene, a differenza di quanto accadeva in passato, che la poppata non dura dieci minuti per seno, in quanto ogni bimbo è a sé e i tempi possono cambiare anche a seconda del momento della giornata).

Si potrebbe andare avanti ancora molto a elencare i benefici del cuscino allattamento per il neonato.

Oltre a quelli appena menzionati, è il caso di citare la possibilità di ottimizzare la posizione durante la poppata – se possibile, a prescindere dal fatto che sia allattato al seno piuttosto che al biberon, il piccolo dovrebbe stare quasi seduto – in modo da prevenire rigurgiti e problemi di digestione.

Il cuscino per allattamento è utile, per il neonato, anche in momenti che nulla hanno a che fare con l’assunzione di latte. Quali, di preciso? Quelli del tummy time. Si tratta di una delle tappe più importanti dello sviluppo motorio nei primi mesi di vita. Consiste nel mantenere il piccolo sulla pancia, con la testina che si alza e le braccia che sorreggono il suo piccolo corpo.

Si può partire a proporlo nei primissimi giorni dopo la nascita, partendo con il petto dei genitori come superficie di appoggio.

Successivamente, anche per permettere al cucciolo di prendere confidenza con gli spazi della casa, si può posizionare a terra un tappetino e metterci su il cuscino per l’allattamento.

A questo punto, arriva il momento di adagiarvi su il piccolo, avendo cura che le sue braccia siano appoggiate sul cuscino.

Si può così iniziare ad attirare la sua attenzione con carte con colori a contrasto, sonagli o, semplicemente, con l’espressione del viso. Nei primi mesi, già 10 secondi a sessione sono più che sufficienti.

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