Instagram e Facebook fermano la pubblicazione di news in Canada

I media sono stati completamente stravolti nello stato del Canada: le piattaforme Facebook e Instagram permettono da sempre la possibilità di guadagnare attraverso la pubblicazione dei loro contenuti, ma una legge molto controversa imposta dal governo ha aumentato estremamente la tensione, tanto da causare l’intero blocco di news giornalistiche.

Perché Facebook e Instagram cancellano le notizie giornalistiche dal Canada

Il governo canadese, per cercare di dare un compenso equo ai giornalisti delle testate, vuole fare approvare una legge che obblighi tutte le piattaforme social a pagare tali testate per pubblicare le loro notizie su di esse. Google ha richiesto di rivedere la proposta di legge, permettendo che le testate possano si guadagnare, ma solamente in base al numero di visualizzazioni e non a prescindere, perché sarebbe un disastro economico secondo i loro calcoli. Le possibilità di arrivare ad un accordo tuttavia si fanno sempre più difficili, tanto che si è arrivati ad una soluzione estrema.

Instagram e Facebook bloccano le news in Canada

Gli esponenti delle piattaforme avevano già annunciato che, nel caso la legge fosse entrata in vigore, avrebbero impedito di pubblicare qualsiasi notizia rilasciata da una testata giornalistica, ritenendo la cosa insostenibile. Tuttavia, per quanto manchino almeno 5 mesi affinché la legge passi, le major hanno inaspettatamente anticipato le loro mosse ed hanno già azionato il loro blocco. La strategia sembra essere fatta per  far capire la percezione della catastrofe prima che la legge entri in vigore, in modo che ci siano possibilità di trovare un accordo senza rendere difficoltosi i vari cavilli burocratici. Sul web è stata scatenata una vera e propria protesta, con numerose persone che dicono che questa decisione è un vero e proprio danno per una comunità: impedire che delle notizie, specialmente per i fatti di cronaca nera, vengano diffuse sui social in tempo reale è infatti un enorme danno per quanto riguarda l’informazione. Al momento non ci sono ancora risposte da parte del governo.

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