Imprenditore si scaglia contro barista per un caffè non pagato: denuncia nel Tevigiano

Un acceso litigio all’interno del Bar al Municipio di Asolo, nella provincia di Treviso, ha visto coinvolta la titolare dell’esercizio, Manuela Dissegna, aggredita da un avventore del locale. La causa apparente dell’altercato sembra essere un caffè ritenuto non pagato dal cliente, consumato e poi contestato. L’episodio è avvenuto intorno alle 10 di lunedì.

Barista aggredita per un caffè contestato: il locale nei guai per sovrapprezzo

L’incidente è iniziato quando il cliente, dopo aver consumato e saldato il suo caffè, è tornato dopo un’ora, iniziando a mostrarsi aggressivo. L’uomo ha accusato la barista di burla, inondandola di insulti e sferrandole diversi pugni.

Aggressore riconosciuto come noto imprenditore locale

I testimoni dell’incidente, inizialmente confusi dalla situazione, hanno riconosciuto l’aggressore come un noto imprenditore locale, famoso per le sue scenate, ma che non aveva mai mostrato comportamenti violenti fisicamente.

Dettagli dell’aggressione al barista

“Siamo rimasti scioccati – racconta Ilaria Damini de La Damini Boutique – non abbiamo potuto fare altro che guardare quanto stava succedendo. Manuela, la titolare, era terrorizzata e non riusciva a chiamare i carabinieri, quindi ho dovuto farlo io. L’aggressore nel frattempo si è allontanato, trovando una turista con cui litigare.”

Il Bar al Municipio è gestito dalla famiglia Simonetti da oltre tre decadi. Dopo l’aggressione con pugni e strattoni, è stato necessario l’intervento dei carabinieri, a seguito dei quali l’imprenditore è stato denunciato. Manuela ha riportato ematomi su braccia e torace, oltre allo shock, ed è stata curata con una prognosi di 7 giorni.

La ricostruzione dei fatti

“Il cliente è arrivato intorno alle 10, si è seduto sotto i portici e ha ordinato un caffè che ha consumato e pagato tranquillamente. Ha scambiato qualche parola con mia madre e poi se n’è andato – racconta Davide Simonetti, figlio della vittima -. Dopo circa un’ora è tornato, mentre mia madre stava riordinando i tavoli all’esterno.”

“Tre persone sono intervenute per fermarlo, poi sono arrivati i carabinieri. È stata una scena agghiacciante. Non capisco cosa sia scattato nella sua testa: non ha lasciato a mia madre il tempo di dire nulla. Mia madre è sconvolta. Ora non vuole più riaprire il bar, ma sono certo che supererà anche questo, perché ama il suo lavoro”.

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