I Cesaroni, la verità di Micol Olivieri: quello che nessuno ha mai detto

La pressione della notorietà e le responsabilità che hanno gravato su di lei in età adolescenziale: Micol Olivieri dei Cesaroni si confessa.

Micol Olivieri ha affrontato spesso il tema della tossicità associata alla notorietà, soprattutto se questa si presenta in tenera età. Il progetto che più di tutti contribuì ad alimentare il coinvolgimento del pubblico nei suoi confronti è sicuramente I Cesaroni, fiction divenuta un vero e proprio cult nazionale. Le vicissitudini che caratterizzavano la quotidianità della famiglia, così normale e comune, hanno conquistato il pubblico sin dalle prime puntate.

I Cesaroni, la confessione di Micol Olivieri
I Cesaroni, la confessione di Micol Olivieri – giornalesocial.it

Il segreto del successo de I Cesaroni nasce proprio da qui. I telespettatori si sentivano parte integrante del cast, percepivano di dialogare con loro e assorbivano ogni battuta come fosse vera. Un gruppo composto da attori del calibro di Tortora, Amendola e Ricci, ma che al contempo includeva giovani artisti emergenti quali Niccolò Centioni, Federico Russo ed appunto Micol Olivieri.

Mentre i primi sapevano come gestire la notorietà e il lavoro sul set, i secondi si sono ritrovati in un circolo infinito di attenzioni (talvolta non desiderate), pressioni, responsabilità e necessità lavorative importanti. A questo proposito, l’attrice – nota principalmente per il ruolo di Alice – ha condiviso alcuni aneddoti importanti.

I Cesaroni, Micol Olivieri confessa l’inconfessabile

“Una bomba fra le mani”, così Micol Olivieri ha definito la fiction che l’ha resa nota. “Se non la sai gestire ti rimbalza addosso e ti fa pesantemente male. L’attrice ha spiegato come i ritmi imposti dalla produzione spesso gravassero sulla sua quotidianità e soprattutto sulla spensieratezza che si deve avere a quell’età.

Micol Olivieri svela la sua verità
Micol Olivieri e la tossicità della notorietà – credit: Instagram @micololivieri_ – giornalesocial.it

Aveva appena dodici anni quando entrò a far parte del cast della serie. Mentre le sue compagne uscivano con le coetanee, Micol lavorata nove mesi su dodici, spesso molte più ore di quanto fossero pattuite in fase contrattuale. “Quando si lavora sul set con una ‘macchina’ così grossa […] si andava a lavorare con la febbre […] hai comunque una serie di responsabilità”.

Un enorme successo che alla fine le ha consentito di conquistare il grande pubblico, ma che – come ogni cosa di tale portata – ha tolto alla sua essenza tanto quanto ha dato. Il segreto della sua serenità dunque è da attribuire alla sua famiglia. Micol ha sottolineato come l’avere un punto di riferimento importante e stabile possa consentire a una giovane artista di gestire la notorietà in modo sano ed equilibrato.

 

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