Cos’è un NFT

L’epoca del digitale sta completamente trasformando la nostra quotidianità, attraverso nuovi stratagemmi e nuovi elementi che stanno entrando nell’uso comune sempre più spesso. Una nuova scoperta, determinata dall’arrivo della blockchain, riguarda l’NFT, il quale ha contribuito alla rivoluzione dei beni. Ma cos’è un NFT? Ecco tutte le spiegazioni.

Che cos’è un NFT

La parola NFT è un acronimo: essa infatti sta per “Non-Fungible Token“, il quale significa “Token non fungibile“. Prima di poter analizzare il significato di NFT, è importante capire che cosa vuol dire quando un bene è fungibile. Un bene fungibile è un elemento che può essere intercambiato con un altro bene appartenente alla stessa categoria senza alcun problema. In poche parole: un bene fungibile può essere scambiato con un altro bene purché quest’ultimo sia facilmente replicabile. Se per esempio si scambia una banconota di dieci euro con un’altra da dieci euro, non ci sarà alcuna differenza di valore da coprire ed è reperibile in molti altri contesti.

Un bene non fungibile è quindi un oggetto (oppure anche una risorsa) che ha un valore unico e non può essere scambiato con un altro senza avere una differenza nel proprio valore.  “La Gioconda” di Leonardo Da Vinci è per esempio un bene non fungibile, in quanto si tratta di un oggetto che ha un valore unico e non può essere sostituito da una replica esatta senza che quest’ultima abbia un valore molto più basso. L’NFT è una rappresentazione digitale di un bene non fungibile grazie alla blockchain: ogni NFT ha infatti un valore unico e può essere usato per rappresentare qualsiasi proprietà.

Come funzionano gli NFT

Come è stato appena detto, la tecnologia blockchain è fondamentale per l’uso degli NFT, poiché pone la base per i contratti usati per scambiare e creare tali Token. Per rendere qualsiasi bene digitale un NFT, quest’ultimo deve essere registrato su una blockchain come Ethereum. Una volta creato l’Ethereum, l’NFT non può trasformarsi nuovamente e può essere scambiato tra le parti interessate senza che ci siano intermediari.

Chiunque possiede l’NFT ha, di conseguenza, il diritto di proprietà del bene digitale a cui si è associati, poiché la blockchain segna ogni traccia della proprietà del token. In questo modo gli NFT sono perfetti sia per i collezionisti che per gli investitori, dal momento che i creatori possono trasferire le proprietà ad un altra persona in totale trasparenza. Inoltre gli NFT permetto di specificare qualsiasi condizione che riguarda l’utilizzo e la monetizzazione dei beni digitali discussi. In questo modo qualsiasi proprietario può discutere sulla percentuale di qualsiasi vendita futura del proprio NFT.

Quando si usano gli NFT

Gli NFT possono essere usati per creare delle opere d’arte digitali e uniche che possono essere vendute, per l’appunto, in quanto NFT, aumentando la prosperità del mercato online. La stessa cosa vale per i brani musicali e per i videogiochi, i quali possono essere venduti allo stesso modo e scambiati come proprietà digitali. Tali funzioni stanno permettendo a numerosi artisti e creatori indipendenti di riuscire ad affermarsi e ad espandersi nel mercato digitale, creando numerose possibilità anche per gli esordienti più giovani, con il mercato che si dimostra sempre più interessato.

Inoltre è estremamente difficile falsificare i contenuti, dal momento che gli NFT hanno, tra le funzioni, proprio la possibilità di autenticare la provenienza e l’unicità dei contenuti che vengono venduti, persino i tweet ed i meme che diventano virali (la stessa cosa vale anche quando si tratta di contenuti video). In questo modo è impossibile vendere il contenuto di una persona senza che si sappia quale origine abbia, rendendo vano il tentativo di appropriazione illecita e proteggendo i diritti d’autore.

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