Cosa vuol dire Android

La parola Android è divenuta, con il passare degli anni, un concetto costantemente usato nel nostro vocabolario. Tuttavia che cosa significa realmente questo termine che da vita ai dispositivi tecnologici che sono tra i più importanti di questa generazione? Ecco cosa vuol dire.

Il significato di Android

Le radici della parola “Android” risalgono direttamente ai tempi dell’antichità. La parola deriva dalla fusione di due termini greci: “Aner, andros“, il quale vuol dire “uomo”, e “eîdos“, il quale vuol dire “forma”. Tale fusione crea quindi la definizione di “androide“, una creatura che ha l’aspetto fisico di un essere umano ma che allo stesso tempo è artificiale, poiché è una creazione che non è stata stabilita dalla natura, ma direttamente dall’uomo stesso.

La parola “android” è stata per molti anni utilizzata nella letteratura e nel cinema, con l’accostamento a personaggi immaginari per espandere il concetto della robotica presente in numerose opere (si pensi ai replicanti di Philip K. Dick o ai robot di Ridley Scott). Adesso la parola “Android” è utilizzata direttamente quando si parla di un sistema operativo che è stato sviluppato da Google per la tecnologia mobile alla base degli smartphone ma non soltanto. In questo modo la fantascienza si è, parzialmente, trasformata in realtà.

Le origini di Android

Il sistema operativo Android inizia nell’anno 2003: in quell’epoca Andy Rubin ed i suoi colleghi sviluppatori hanno fondato la compagnia Android Inc. e, due anni dopo, Google ha acquistato l’azienda credendo fortemente nel progetto. Nel 2008 è stato quindi lanciato il primo smartphone avente Android come sistema operativo.

Android ed il sistema operativo

Android è un sistema operativo open source che contiene numerose caratteristiche che hanno rivoluzionato la tecnologia: l’open source infatti vuol dire che il codice sorgente è accessibile pubblicamente in ogni angolo del globo. Tale sistema è stato realizzato per tutti i dispositivi mobili che hanno schermi touch, come per esempio gli smartphone, i tablet o gli smartwatch. Ancora oggi si tratta del sistema operativo mobile più utilizzato e diffuso in tutto il mondo, influenzando estremamente la vita quotidiana delle persone. Tale sistema operativo permette numerose caratteristiche che lo hanno reso importante:

  • L’interfaccia utente che è personalizzabile e consente all’utente di cambiare i comportamenti o gli aspetti del dispositivo in base alle proprie preferenze.
  • Il Google Play Store, un marketplace contenente milioni di applicazioni e di giochi che possono essere creati da terze parti, permettendo qualsiasi installazione.
  • Un sistema di notifiche che permette agli utenti ricevere costantemente avvisi dalle applicazioni, in modo da creare un aggiornamento continuo per tutto ciò che l’utente ritiene di aver bisogno.
  • Un’integrazione assoluta con tutti i servizi di Google (per esempio Gmail, Google Maps e Google Drive).
  • Un assistente virtuale (avente il nome di Google Assistant) che permette all’utente di avere delle risposte vocali a qualsiasi domanda che riguarda la ricerca e facilità le attività presenti sul dispositivo.
  • Continui aggiornamenti del sistema operativo per permettere di realizzare miglioramenti riguardanti le prestazioni e l’introduzione di nuove funzionalità.
  • Numerose funzionalità di sicurezza per difendere la propria privacy: questa comprende il controllo delle autorizzazioni delle app, la crittografia dei dati e l’autenticazione biometrica.
  • La compatibilità multi-dispositivo che permette agli utenti di estendere il sistema operativo in molti altri contesti (basta pensare per esempio il collegamento dello smartphone con le smart TV).
  • Un ambiente per lo sviluppo aperto di applicazioni di vario genere.

In conclusione Android è quindi un sistema operativo che ha completamente rivoluzionato il mondo della tecnologia, aprendo tantissime strade per il futuro di numerosi settori come il lavoro, l’intrattenimento e soprattutto la comunicazione. Tutte questi nuovi spunti arrivati in poco tempo fa chiedere fin dove le aziende e gli esperti di informatica riusciranno a spingersi.

 

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