Compravendite immobiliari in Italia: contrazione anche nel terzo trimestre del 2023

Continuano a calare le compravendite immobiliari in Italia nel comparto residenziale. A ricordarlo, per l’ennesima volta quest’anno, è la nota trimestrale dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, che ha preso in esame i mesi compresi fra luglio e settembre.

Rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, si può apprezzare un calo generalizzato delle compravendite su tutto il territorio nazionale e, per la precisione, una contrazione tendenziale del 10,4%.

Rispetto al terzo trimestre dello scorso anno, sono state circa 18mila le case in meno vendute in Italia.

Dove sono stati riscontrati i cali più marcati?

Anche se, come già accennato, il calo è generale su tutta la penisola, il report mette in evidenza flessioni particolarmente marcate in alcune zone del Paese. Si tratta per la precisione del Centro e del Nord Ovest. Numeri alla mano, nelle aree in questione sono stati riscontrati cali pari rispettivamente al 12,6 e al 12,9%.

I dati negativi dei Comuni non capoluogo

Sono soprattutto i Comuni non capoluogo a guidare la classifica dei centri urbani che, nel corso dei mesi compresi tra luglio e settembre di quest’anno, hanno visto calare di più i numeri delle compravendite immobiliari residenziali rispetto al medesimo periodo del 2022. Il calo in confronto allo scorso anno è del 10,8%.

I numeri sono negativi anche nelle città capoluogo di provincia. Si parla, a livello generale, di una riduzione delle compravendite pari al 9,5%.

Guardando alle otto città principali per consistenza numerica della popolazione, il calo più rilevante si riscontra a Firenze, con una diminuzione delle case vendute pari al 17,9%. Secondo posto per Roma, con -13% rispetto ai mesi da luglio a settembre del 2022.

A Milano, invece, il calo tendenziale è stato del 9%. Sotto la Madonnina, in una città che non ha paragoni in Italia per quanto riguarda le quotazioni al metro quadro degli immobili in vendita, la riduzione delle compravendite sta avendo impatto sulla crescita dei prezzi che, seppur esistente, è meno intensa rispetto al passato.

Compravendite immobiliari in calo: quali tagli sono coinvolti?

Il calo sistematico delle compravendite immobiliari in Italia nel corso del terzo trimestre di quest’anno coinvolge immobili di qualsiasi taglio.

Più è grande la metratura delle case, più si può notare una riduzione delle transazioni in ambito residenziale nel Paese.

Acquisti soprattutto da persone fisiche e per la prima casa

Il report sopra ricordato ha portato alla luce il fatto che, come sempre, sono le persone fisiche innanzitutto ad acquistare casa con finalità residenziali. In cima alla lista le transazioni a scopo di acquisto per la prima casa, anche se diminuisce di tre punti percentuali – dal 65 al 62% – la quota di utenti che usufruiscono delle agevolazioni.

Con i tassi dei mutui ancora alti nonostante l’ultima riunione della BCE non abbia portato ad aumenti e il generale clima di sfiducia, può risultare a dir poco sfidante approcciarsi all’idea di acquistare casa nel 2024.

Non è un caso che sempre più persone optino per l’affitto (piccolo appunto: anche i numeri degli immobili locati, come sottolineato dall’Agenzia delle Entrate, sono in calo, soprattutto a causa dell’aumento delle case affittate con locazioni brevi).

Acquistare senza troppi grattacapi si può. Quello che conta, è partire con un valido approccio metodologico e, per esempio, evitare le fonti generaliste.

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