Che cos’è un rave party

Nella nostra società spesso si realizzano degli importanti eventi per coinvolgere i giovani il più possibile, tra comic-con e riunioni culturali per celebrare per esempio un’icona. Tra i numerosi espedienti c’è una tipologia di eventi in particolare che fa molto discutere ed attira sempre l’attenzione, ovvero quella dei rave party, conosciuti anche come free party.

Che cos’è un Rave Party

I rave party sono principalmente dei raduni di tantissime persone che decidono di riunirsi tutte quante insieme organizzando feste aventi come basi numerosi concerti. Non c’è un limite di numero che possa limitare i partecipanti, tanto che questi eventi possono raggiungere anche diverse migliaia di individui ogni giorno.

Se il numero non è un limite, non lo è nemmeno l’etnia: una delle cose più apprezzate dei party è infatti la possibilità data a chiunque di partecipare. Non esiste distinzione tra strati sociali, tra appartenenze etniche, tra generi o tra identità sessuali. Ogni persona è accolta con intensità durante le grandi feste, con l’ingresso che è anche gratuito.

Lo scopo principale dei rave party è infatti quello di rafforzare l’unione nella comunità, distruggendo ogni distinzione sociale. Proprio perché ci si ribella alla società ed alle leggi che, a detta degli organizzatori, hanno delle gravi limitazioni nei diritti umani, si sceglie sempre di realizzare i rave party in luoghi non approvati dalle autorità, come cantieri abbandonati o boschi. La legalità è infatti destrutturata, quasi parodizzata, dai rave party, nei quali viene deciso di concentrarsi sulle sensazioni che rendono gli umani più liberi.

Inoltre non è un caso che durante questi eventi vengano fatti anche uso di sostanze stupefacenti, come la marijuana, per dare il messaggio di esprimere al massimo le sensazioni del proprio corpo, per non parlare delle intense attività sessuali: nel mondo infatti la sessualità deve essere libera e non limitata da nessuna costrizione politica o sociale, sempre secondo gli obiettivi dei party.

La mancata legalità del party aumenterebbe lo scopo unitario: nonostante infatti questi eventi siano fatti senza permesso, c’è una grande organizzazione di fondo alla base (anche perché per l’appunto lo scopo è di riunire anche migliaia di persone), così i dettagli nel macchinare la cosa in modo che vada tutto bene permette ai giovani di lavorare insieme e di essere ancora più compatti ed uniti. Spesso, per ottenere la cosa, si arriva sul territorio attraverso il metodo dell’occupazione, ma senza manifestazioni di violenza.

La musica è fondamentale durante i rave party ed i concerti possono andare avanti per tanti giorni, a seconda di quanto sia lungo il party. Questo perché la musica è considerato il linguaggio universale per fare arrivare i propri messaggi nella più grande intensità, attraverso la comunicazione che viene accentuata nelle forme più efficaci, unendo il divertimento di giovani con la grande ambizioni dei testi. Spesso lo stile più utilizzato è quello della musica Tekno grazie al suo ritmo veloce.

Le proteste dei Rave Party

Come è stato già anticipato, i rave party, pur essendo eventi di grande divertimento, vengono realizzati con lo scopo di manifestare e di protestare contro diversi elementi della società. Per questo, cercando di comprendere meglio il fenomeno, è bene conoscere contro che cosa tali manifestazioni vengono realizzate con così grande tenacia.

Una delle prime cose è il combattere contro l’alienazione: l’individuo moderno è spesso condannato ad essere il macchinario di un sistema in cui è costretto a fare sempre le stesse cose, perdendo il contatto non solo con le altre persone, ma anche con sé stesso. L’allontanamento dell’alienazione, nei rave party, vuole portare le persone alla dimostrazione che non si è dei semplici sacchi di carne.

Tra gli elementi già anticipati in precedenza, un altro lato che si combatte è l’egoismo: la riscoperta del bene comune e dell’unione tra le persone può portare il mondo ad una modernità senza precedenti, diversi dai lati della storia che hanno caratterizzato soprattutto l’egoismo del proprio ego umano in varie civiltà. Infatti è estremamente esortato l’interesse nei confronti degli sconosciuti, che in altri contesti sarebbero ignorati e che qui hanno invece l’occasione di aprirsi con tutti. Inutile dire che tutto ciò, di conseguenza, mira anche a combattere il razzismo e l’omofobia.

Vengono inoltre attaccati anche i valori legati al denaro, i quali aumenterebbero l’odio nelle persone che vengono ossessionati dal proprio possesso materiale, cosa che estende la critica alle manifestazioni di potere. Questo aspetto del rave party esalta anche l’importanza artistica delle produzioni musicali, condannando ogni forma che sia legata alla produzione commerciale fatta solamente per fare soldi: di conseguenza anche le mode vengono attaccate se fatte solo per seguire una tendenza, la quale aumenterebbe il concetto di alienazione.

I Rave Party in Italia

In Italia questa usanza cominciò ad espandersi verso la fine degli anni 80 dopo i primi successi iniziati in Europa: il primo rave party che sia ricordato fu quello denominato “The Rose Rave“, avvenuto ad Aprilia nel 1990.

Nello stesso anno arrivò il “World Beat Dance Festival” a Mugello, il quale fu fondamentale per organizzare al meglio le caratteristiche dei rave party in fase di ascesa, anche se per colpa di una tragedia: su 4000 giovani partecipanti, un ragazzo di 19 anni perse la vita a causa di una rissa in cui ebbe una grave coltellata. In seguito a quell’incidente, venne deciso di bandire da tutti i party ogni persona avente ideologie fasciste, razziste e omofobe, in modo da aumentare il concetto di pace e di fratellanza, evitando altri orribili incidenti.

Da dopo questi eventi i rave party hanno continuato ad espandersi e ad essere organizzati in Italia nei decenni successivi, con veri e propri eventi da record. Si ricorda infatti il rave party di Viterbo che ha visto più di 20.00 persone, provenienti anche dal resto dell’Europa, ad Agosto del 2021. L’ultimo evento ad essere stato invece realizzato è avvenuto nell’Ottobre 2022 a Modena, il quale ha riunito più di 4000 persone. Le nuove norme del governo applicate recentemente puntano a cancellare dallo stato i rave party, essendo manifestazioni illegali, ma la cosa sta spronando ancora di più i giovani a realizzarli.

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