I buoni fruttiferi postali aumentano il tasso di interesse

I buoni fruttiferi postali sono sempre stati una delle alternative più convenienti da parte delle azioni che riguardano gli investimenti: dopo numerosi risultati raggiunti nel piano dell’economia che sono arrivati a piani decisamente controversi, si è decisi di alzare il tasso di interesse.

L’inflazione è aumentata

Negli ultimi tempi c’è stata un’enorme risalita dell’inflazione, la quale sembrava che si stesse abbassando dopo un periodo passato con una gigantesca riduzione del potere di acquisto, ma adesso le cose sono ormai cambiate. Il tasso d’inflazione infatti ha presentato un aumento dello 0,5% su base mensile, mentre la base annua ha registrato un aumento dell’8,3%, quando invece a marzo era arrivato solamente al 7,6%.

Con l’aumento dell’inflazione è di conseguenza aumentato il costo del denaro: il tasso di rifinanziamento principale è infatti arrivato al 3,75%, mentre invece il tasso sui depositi è arrivato al 3,25%. Oltre a ciò anche il prezzo dei beni energetici non regolamentati, i quali prima erano a +18,9%, adesso sono aumentati a +26,7%. La situazione in questo modo è estremamente problematica, dal momento che si acquisteranno sempre meno beni con le stesse cifre di denaro.

Il tasso d’interesse dei buoni fruttiferi postali è aumentato

Adesso, dalla data del 6 Giugno, la cassa Depositi e Prestiti ha lanciato il tasso d’interesse dei buoni fruttiferi postali che però è decisamente aumentato dopo quello che è diventato un vero e proprio effetto a catena. Prima il rendimento massimo fino all’aumento consisteva del 2,50%, adesso invece ciò che si guadagna dopo 3 anni è l’1,5%, mentre invece la cifra prevista dopo 6 anni è l’1,75%. Dopo 9 anni invece si raggiunge il 2,25%, mentre dopo 12 anni si raggiunge il 2,75%.

L’aumento del tasso d’interesse dei buoni fruttiferi postali è un altro segnale della delicata situazione economica nel nostro paese, con numerosissimi clienti che, attualmente, hanno una preferenza molto più grande nel conservare il denaro nei loro conti correnti, evitando particolari investimenti per togliere qualsiasi rischio.

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