Bonus elettrodomestici: la proposta della Lega al governo

Dopo i bonus per l’auto elettrica, il membro della Lega Alberto Gusmeroli ha dichiarato che è stata depositata la proposta in commissione alla Camera per fare entrare in vigore il bonus elettrodomestici.

Cos’è il bonus elettrodomestici

Se dovesse entrare in vigore, il bonus elettrodomestici sarebbe un nuovo sistema per incentivare il ricambio dei vecchi elettrodomestici con nuovi modelli aventi un’efficienza più alta. Tra i vari elettrodomestici inclusi nel bonus rientrerebbero sicuramente:

  • Le lavatrici
  • I frigoriferi
  • Le lavastoviglie
  • I congelatori
  • I lavasciuga
  • I forni a microonde
  • Gli elettrodomestici
  • Le piastre riscaldanti elettriche
  • Gli apparecchi per la cottura
  • Le stufe elettriche
  • I radiatori elettrici
  • Gli apparecchi elettrici per il riscaldamento
  • Gli apparecchi elettrici per il condizionamento
  • I ventilatori elettrici

Le cifre del bonus varierebbero in base alla tipologia di elettrodomestico scelta per il ricambio. Ogni cifra infatti corrisponderebbe a quella di una precisa classe energetica: per esempio, la Classe A rappresenterebbe i forni, la classe F rappresenterebbe i frigoriferi, etc.

I costi del bonus elettrodomestici

Il contributo del bonus risulterebbe pari al 30% del costo di acquisto dell’elettrodomestico scelto: il limite massimo sarebbe di 100 euro per ciascun elettrodomestico cambiato. Tuttavia, nel caso l’Isee del nucleo familiare dell’acquirente fosse inferiore ai 25.000 euro, il limite massimo arriverebbe a 200 euro. Per i finanziamenti del bonus, il Governo dovrebbe spendere circa 400 milioni di euro all’anno e, nel caso dovesse andare in porto, entrerebbe in vigore almeno negli anni 2023, 2024 e 2025.

In ogni caso, finché il bonus non entra in vigore, l’unica attenuante rimasta al momento per i cittadini italiani è la detrazione Irpef: si tratta di ricevere uno sconto del 50% sull’acquisto di mobili ed elettrodomestici, arrivando ad un massimo di spesa di 8.000 euro per quest’anno e di 5.000 euro per l’anno prossimo. Si aspettano quindi aggiornamenti sul destino della proposta di legge, nonostante la sua applicazione sia un desiderio per numerosi italiani secondo le stime della Lega.

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