Il settore eventi dovrà aspettare ancora? Ecco uno scenario per il 2021

Durante una crisi ci suono due modi di reagire: disperare o trovare soluzioni. No, questo non sarà un articolo paternalistico ma un focus sul settore eventi ragionato, che non vuole dare la colpa a nessuno né lamentare mancanze, errori compiuti e occasioni perse. Purtroppo bisogna prendere consapevolezza con il fatto che in casi gravi come quello della Pandemia non serve a molto guardare con tristezza e poca lucidità al passato perché ciò che viviamo è il presente.

È per questo che abbiamo provato ad ipotizzare quali saranno i futuri scenari del settore dell’organizzazione eventi in Italia e quali potrebbero essere le soluzioni più interessanti raccolte da chi lavora in questo ambito. Quindi abbiamo contattato una prestigiosa agenzia di organizzazione eventi di Roma con la quale abbiamo discusso dell’argomento.

Distanza e sicurezza

La prospettiva attuale non deve lasciare spazio alla rassegnazione, nella convinzione che da qui al “per sempre” non parteciperemo più agli eventi. Al contrario bisogna ragionare sulle location, sui tornelli di accesso, sulle norme di registrazione e a tutti quegli aspetti che caratterizzano un evento “normale”. Quindi se da un lato gli eventi online per convegni e formazione possono essere una buona soluzione momentanea, occorre anche cominciare a pensare a come garantire la sicurezza delle persone in luoghi fisici e reale.

Le proposte sembrano vertere sull’utilizzo di tamponi a costo basso, quasi gratuito, con i quali identificare e allontanare i soggetti a rischio da un evento. Lo stesso vale per tornelli computerizzati in grado di rilevare la temperatura, un po’ come fanno i supermercati dove gli assembramenti avvengono eccome, anche in piena pandemia. Ovviamente la filiera alimentare resta aperta perché abbiamo bisogno di mangiare per vivere ma il punto è proprio questo: essere tutti assieme in un posto non è diventato impossibile.

Aiuti statali

C’è poi da considerare che il settore eventi non sarà abbandonato a sé stesso perché stiamo parlando di un’importante fetta di popolazione impiegata in ristorazione, allestimenti, comunicazione, fotografia e molto altro ancora. Lasciare a casa tutte queste persone senza un’entrata economica è impensabile per cui sicuramente arriveranno aiuti più corposi da qui alla ripartenza che, forse, dovrebbe coincidere con la primavera.

In ogni caso gli aiuti ci sono e ci saranno nonostante creino qualche perplessità sul modo in cui vengono erogati. Per esempio le palestre e i ristoranti, giustamente, hanno ricevuto i loro aiuti economici ma sono stati lasciati fuori dal Decreto Ristori i parchi zoologici che, oltre ad essere una fonte educativa di intrattenimento svolgono un ruolo molto importante, ovvero quello di preservare specie animali e vegetali. Perché questa dura selezione? Probabilmente arriveranno altri aiuti in futuro ma su questo aspetto non intendiamo riporre troppe speranze.

Soluzioni e proposte

In conclusione è arrivato il momento di tirare fuori le soluzioni attraverso un certo spirito civico e una buona dose di intraprendenza. Servono idee e soluzioni per tornare a teatro, al cinema o ad uno spettacolo danzante. Deve tornare la sicurezza di poter viaggiare per raggiungere il proprio idolo sportivo o musicale e, quindi, questa transizione è l’occasione ideale per portare nel mondo nuove ed entusiasmanti idee in grado di addolcire la pillola che abbiamo dovuto digerire e ridare speranza a tutte le persone.

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