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Come fare il calcolo dei buoni postali fruttiferi

Quando si entra nel settore dell’economia e si vuole avere dei bilanci migliori che permettono ottimi risultati per il futuro, spesso ci si precipita sui buoni fruttiferi postali. Questi ultimi infatti creano degli investimenti che permettono un ritorno economico assolutamente sicuro con un rischio che arriva a delle percentuali estremamente basse. Tuttavia i buoni postali non sono tra le cose più conosciute in assoluto, per questo conviene prima cercare di comprendere che cosa sono ed in che modo funzionano. Ecco quindi come fare il calcolo dei buoni postali.

Che cosa sono i buoni fruttiferi postali

I buoni fruttiferi postali consistono semplicemente in titoli di debito che sono sia a medio che a lungo termine e vengono emessi direttamente dalle Poste Italiane. Attraverso i buoni postali, ogni cliente deve prestare il suo denaro alle Poste (oppure direttamente allo Stato) e come risultato gli viene versata una somma di denaro, con degli interessi fatti alla base degli accordi, nel momento in cui l’acquisto del buono viene realizzato.

Una volta scaduto il buono, ogni investitore può tranquillamente riscattare il capitale che ha deciso di investire durante l’accordo ed è una cosa molto sicura: poiché infatti le cifre vengono garantite direttamente dallo Stato, allora non c’è possibilità di essere truffati e la sicurezza di poter ricevere il rimborso del capitale investito (comprendendo ovviamente anche gli interessi) arriva al massimo. Inoltre i buoni fruttiferi postali hanno un vantaggio: poiché ogni interesse rimane all’interno del buono finché quest’ultimo non viene riscattato, allora ogni anno il capitale investito aumenta automaticamente. Ovviamente per una cosa del genere ci vuole decisamente più pazienza, ma la ricompensa fa valere la pena di tutto ciò.

Ogni buono postale può essere acquistato nel sito delle Poste Italiane oppure andando negli uffici postali. Per ogni buono fruttifero postale che viene acquistato, il tasso di interesse che viene fatto al momento dell’accordo rimane sempre fisso ed in questo modo ogni investitore ha il tempo e la possibilità di poter compiere un calcolo del profitto che si riceverà quando avverrà il riscatto. Ovviamente, siccome si tratta di opzioni che vengono utilizzati da persone che non vogliono un rischio particolarmente scomodo nell’investitura, i buoni fruttiferi garantiscono ritorni che però non siano alti.

Il calcolo dei buoni fruttiferi postali

Per fare il calcolo dei buoni fruttiferi postali bisogna, come prima cosa, specificare la somma di denaro che si decide di depositare nel momento in cui questi ultimi vengono acquistati. In altre parole bisogna semplicemente determinare l’importo che si desidera versare. Una volta fatto ciò, bisogna comprendere il rendimento percentuale che si stabilisce nel momento dell’acquisto, ovvero il valore che viene deciso durante il tasso d’interesse, il quale deve essere pagato al risparmiatore durante l’investimento versato. Per ogni investimento deciso, bisogna specificare anche il periodo di tempo per cui il capitale investito sarà mantenuto.

Dopo aver valutato tutte queste opzioni necessarie, arriva il momento più importante che è l’applicazione della formula dell’interesse composto. La formula per calcolare i buoni fruttiferi postali è questa:

Rendimento annuo lordo = capitale iniziale * (1 + tasso di interesse)^durata – capitale iniziale

Tuttavia, quando si fa il calcolo del buono postale, è importantissimo ricordarsi delle tasse, poiché ogni buono postale è automaticamente soggetto ad una tassazione. Per questo, per ogni buono fruttifero realizzato, la tassa applicata arriva alla cifra del 12,5%. Anche questa cosa è considerata molto conveniente da parte degli investitori, dal momento che una tassa sulle azioni arriva invece alla cifra del 26%, risultando quindi molto più dispendiosa. Al momento della loro realizzazione, i buoni postali hanno ricevuto un’accoglienza molto positiva da parte dei clienti, non solo per gli introiti ricevuti ma soprattutto per la fluidità, decisamente molto meno complicata di altre questioni burocratiche.

Andrea Barone

Sono uno studente dell'università Suor Orsola Benincasa che al momento è molto vicino a laurearsi nella facoltà di cinema e televisione. Oltre ad essere uno studioso della materia, scrivo numerosi articoli non solo di cinema, ma anche di argomenti generici.

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Andrea Barone

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